Sono stata anch’io bambina
Di mio padre innamorata
Per lui sbaglio sempre e sono
La sua figlia sgangherata
Ho provato a conquistarlo
E non ci sono mai riuscita
E ho lottato per cambiarlo
Ci vorrebbe un’altra vita …….
…………….
Mia Martini
Gli uomini non cambiano
Di mio padre innamorata
Per lui sbaglio sempre e sono
La sua figlia sgangherata
Ho provato a conquistarlo
E non ci sono mai riuscita
E ho lottato per cambiarlo
Ci vorrebbe un’altra vita …….
…………….
Mia Martini
Gli uomini non cambiano
1992
NICOLA METTE
AGOSTINO METTE
AGOSTINO METTE
Foto : SERAFINO DERIU
– MY FATHER WILL NOT DIE – è il titolo della performance/azione che l’artista performer Nicola Mette realizzerà insieme a Agostino Mette a Cuglieri, paese natale del padre.
MY FATHER WILL NOT DIE è la continuazione della performance A Mio babbo, voglio crescere a modo mio come la mia natura vuole, realizzata dall’artista nel 2017, a un anno dalla morte della madre: nell’orto di famiglia, come una pianta in crescita, Nicola Mette, ricoperto di terra, riceveva nutrimento e acqua dal padre, eletto a depositario di quell’amore genitoriale di cui tutti abbiamo sete.
Con My father will not die prosegue l’indagine dell’artista sulle dinamiche relazionali all’interno della famiglia, in particolare sulla complessità del rapporto padre-figlio: attraverso un puzzle di parole come amore, odio, tenerezza, violenza, dipendenza, indipendenza, verità, bugie, urla, silenzi, schiaffi e carezze, rifiuto e accettazione, Nicola Mette descrive il legame con suo padre come un gioco al tiro alla fune.
E proprio dal gioco al tiro alla fune, praticato dalla famiglia Mette nei boschi in Sardegna, che si dipana la performance dove una corda legata a un albero, che simboleggia l’amore, la cura e l’affetto, ma anche il rifiuto e la sopraffazione, verrà tirata in direzione opposta dal performer a testimonianza della lotta che ognuno di noi intraprende per la costruzione della propria identità.
Un continuo tiro alla fune ha accompagnato la vita dell’artista e quella di suo padre.
Nonostante i sentimenti contrastanti, la rabbia e i sensi di colpa da parte di entrambi, Nicola Mette ha deciso di celebrare, attraverso questa opera, l’amore che lo lega a suo padre e Agostino Mette ha deciso di condividere il lavoro del figlio e di essere parte della sua performance.
